DA DISABILI.COM

Approvato ieri sera dalle Commissioni Finanze e Lavoro al Senato un emendamento contenuto nel DL Fisco che conferma la possibilità di cumulare l’assegno di invalidità con ridotti redditi da lavoro per invalidi parziali

Si va verso il definitivo ripristino dei requisiti ordinari per l’assegno agli invalidi parziali, che erano stati messi in discussione dopo che l’INPS aveva annunciato a ottobre scorso l’intenzione di applicarli in modo più restrittivo, escludendo di fatto dalla prestazione tutti coloro che, con una percentuale di invalidità dal 74% al 99%, svolgono qualsiasi attività lavorativa.

Nella sera di ieri, infatti, le commissioni Finanze e Lavoro del Senato hanno dato via libera al DL in materia di fisco e lavoro (dl 146/2021), contenente anche un emendamento che ripristina l’assegno di invalidità agli invalidi paziali che hanno una attività lavorativa ridotta.

Ricordiamo, al proposito, che L’INPS aveva pubblicato un messaggio (il n.3495 del 14 ottobre 2021) nel quale ribadiva che il requisito dell’inattività lavorativa per poter ottenere l’assegno mensile di invalidità civile sarebbe stato indispensabile, dando puntuale lettura dell’articolo 13 della legge n. 118/1971 relativo all’assegno mensile di invalidità, alla luce di diverse pronunce della Corte di Cassazione in materia (in particolare la n. 17388/2018 e la n. 18926/2019).

Dopo le rassicurazioni del Ministro Orlando delle scorse settimane, seguite a una mobilitazione di cittadini disabilie mondo associativo, arriva proprio dal reggente del Dicastero del Lavoro l’annuncio su Twitter: “Correggiamo un’ingiustizia. Manteniamo la promessa fatta a famiglie e associazioni che lottano per l’inclusione”.

Grande soddisfazione esprime in merito la Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), con il Presidente Nazaro Pagano che ricorda come l’associazione si sia subito opposta ad una nuova  interpretazione restrittiva dell’Inps, ritenuta socialmente ingiusta e penalizzantein quanto rischiava  di punire l’inclusione lavorativa e sociale degli invalidi parziali, perché impediva loro  qualsiasi attività lavorativa retribuita.
“Questo  cambio di rotta  rappresenta una vittoria dei disabili e del buon senso“, sottolinea Pagano. “La restituzione dell’assegno agli invalidi civili parziali è un atto dovuto di giustizia sociale che finalmente dà seguito all’impegno del Governo di ripristinare  al più presto la corretta interpretazione della normativa vigente.”